Non solo mercato dell’acciaio e convegni su innovazione e sostenibilità. All’ottava edizione di Made in Steel troveranno spazio anche il design, l’estetica unita alla funzionalità e alla potenza comunicativa.  

Saranno infatti conferiti per la settima volta i Made in Steel Awards, i premi assegnati agli espositori che avranno dimostrato, con il proprio stand, di saper veicolare con originalità e chiarezza il proprio messaggio, nonché di presentare i propri prodotti e servizi in modo efficace e innovativo. Tutti aspetti che rendono Made in Steel unica nel panorama degli eventi del mondo industriale, facendola distinguere per la cura degli allestimenti e dell’intero impianto espositivo.

I premi, firmati dalla nota scultrice Maria Cristina Carlini, sono tre preziose opere della serie “Alberi” in ferro, grès e polvere d’oro.  «Ho pensato - dichiara l’artista - di destinare queste mie creazioni del 2014 come premi per i prestigiosi Made in Steel Awards,così da riallacciarmi al tema Steel Human sostenuto quest’anno dalla manifestazione, che si pone come un invito a riflettere sulla sostenibilità ambientale anche nel settore dell’acciaio. La mia ricerca artistica si è sempre rivolta ad indagare il rapporto ancestrale tra l’uomo e la natura, grazie all’utilizzo di materiali diversi come appunto acciaio, ferro, lamiera, oltre a grès, legno di recupero, vetro riciclato, etc. Attraverso le mie opere intendo quindi trasmettere messaggi di rispetto e salvaguardia delle risorse naturali a favore di un equilibrio indispensabile alla vita sul Pianeta».

La cerimonia di premiazione si terrà durante la “Steel dinner”, mercoledì 15 maggio a partire dalle ore 20.

L’ARTISTA - Fin da giovanissima Maria Cristina Carlini nutre la passione per la ceramica, che approfondisce negli anni Settanta in California attraverso l’utilizzo del grès, vicina alla corrente “New Ceramics”. L’instancabile ritorno all’argilla, sua cifra stilistica, sarà il punto di partenza per indagare materiali diversi quali acciaio corten, ferro, lamiera, legno di recupero, resina, vetro; molto rappresentative in proposito le sculture in cui unisce il ferro al grès, dando vita a un connubio personalissimo e indissolubile.

Il suo percorso artistico comprende numerose mostre personali e collettive in diverse sedi internazionali, pubbliche e private. Le sue sculture monumentali sono collocate in permanenza in tre continenti - Europa, America e Asia - e le sue opere, che vanno dalla piccola alla grande dimensione, fanno parte di collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.

In occasione di Expo 2015 la sua imponente opera site-specific in acciaio corten e legno di recupero “La nuova città che sale”, alta ben 10 metri, è stata installata in permanenza a fieramilano Rho, sullo specchio d’acqua di Porta Sud, con un’importante presentazione presieduta dal noto critico d’arte Philippe Daverio.

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