Innovazione, sostenibilità e futuro alla principale Conference & Exhibition del Sud Europa dedicata alla filiera dell’acciaio.


Durante l’inaugurazione di questa mattina a fieramilano Rho sono intervenuti: Emanuele Morandi (Made in Steel), Luca Palermo (Fiera Milano), Antonio Gozzi (Federacciai), Riccardo Benso (Assofermet) e Stefano Vittorio Kuhn (BPER Banca)

Milano, 5 ottobre 2021 – Un acciaio digitale, sostenibile e capace di innovazione: la filiera siderurgica, uscita dalla crisi provocata dal Covid-19, vuole scollarsi di dosso l’immagine di settore “brutto, sporco e cattivo” e vuole rinascere.

È questo il messaggio emerso dall’evento inaugurale della nona edizione di Made in Steel, la principale Conference & Exhibition del Sud Europa dedicata al settore siderurgico, che da oggi fino al 7 ottobre si tiene a fieramilano Rho (Milano), nei padiglioni 9 e 11. Il titolo scelto è proprio «RENAISSANCE - Here begins the steel rebirth», a sottolineare la voglia di ripartenza che anima la filiera.

«Tornare a ritrovarsi è emozionante. Questa edizione di Made in Steel – ha esordito Emanuele Morandi, presidente di Made in Steel, all’inaugurazione dell’evento internazionale – è un primato mondiale: siamo la prima manifestazione dell’acciaio a tornare in presenza dal 2019. Il filo rosso di quest’anno è il Rinascimento, la ripartenza rappresentata dall’araba fenice. La pandemia ha creato condizioni inaspettate e ha aiutato a fare emergere una nuova consapevolezza. Il primo messaggio che vogliamo lanciare dal palco della siderweb Conference Room è quello di non sprecare le opportunità della crisi e di accelerare i processi di innovazione digitale e di sostenibilità». Una spinta in questa direzione può arrivare dall’Europa: «Il PNRR può permetterci di raggiungere gli obiettivi di una rapida ripresa e, sul lungo termine, di un nuovo paradigma. Per la nostra filiera significa superare logiche personalistiche per allargarle a visioni di sistema. Questo per trovare nuove idee, un nuovo punto di vista, una nuova strategia. C’è magia nell’aria e vogliamo trasmetterla a tutto il settore».

«Made in Steel – ha affermato Luca Palermo, amministratore delegato di Fiera Milano – è qualcosa di speciale. Gli organizzatori, già dopo il primo rinvio (l’evento era stato rimandato da marzo a maggio 2021, ndr), hanno dimostrato grande coraggio e saputo guardare oltre le difficoltà della pandemia. Questa rassegna è innovazione, si parla di futuro e di sostenibilità, si diffonde cultura. Questo significa avere visione. Made in Steel sarà un luogo di incontro per avviare la rinascita post pandemica. Ritrovarsi, dibattere, collaborare e fare sistema per costruire il domani. Questo avverrà durante i prossimi giorni a fieramilano Rho e vogliamo che il rinascimento qui avviato si estenda all’intero Paese».

A puntare il focus sulle necessità del comparto è stato Antonio Gozzi, vicepresidente di Federacciai: «La nostra siderurgia è da primato perché è innanzitutto un’elettrosiderurgia. Questo significa avere una filiera quasi totalmente decarbonizzata. Il passo è stato segnato sessant’anni fa da imprenditori che hanno scelto di puntare sul forno elettrico e fatto nascere un’industria d’eccellenza in Europa. In questo dobbiamo mantenere il nostro primato per reggere la competizione per l’accesso alle materie prime e difendere il patrimonio industriale continentale nel contesto internazionale».

«Questo evento segna la rinascita per la nostra filiera e l’apertura di nuove opportunità per gli uomini e le industrie che ne fanno parte. Dobbiamo lavorare – ha detto Riccardo Benso, presidente di Assofermet – per trovare un punto di incontro fra tutte le parti e solo questo confronto può aiutarci a superare le logiche di parte. Un dibattito aperto a tutti gli attori del settore, inoltre, può risultare fondamentale anche per accelerare i processi di sviluppo in atto».

«Il nostro osservatorio – ha spiegato Stefano Vittori Kuhn, Coordinatore Commerciale Territoriale di BPER Banca – ci fa dire che siamo a un tornante in salita e questo impone che tutte le ruote contribuiscano a superare la crisi. BPER Banca, il terzo istituto del Paese per numero di sportelli, vuole essere una delle ruote che contribuisce a supportare la risalita. Vanno esplorati nuovi scenari, avviate nuove collaborazioni e il mondo bancario può mettere a disposizione delle aziende gli strumenti per potenziare il cambiamento in atto».

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